Quando mi chiedono, perché organizzi viaggi creativi? Non sei un tour operator ma una creativa, non sarebbe più facile organizzare un semplice corso in laboratorio come fanno tutti?
Già l’eccezione, “come fanno tutti”, mi calza stretta, come una di quelle guaine contenitive che promettono di farti perdere tre taglie ma non ti dicono mai che per farlo, dovrai stare in apnea per il resto della giornata. (ma questo è un altro discorso)
Organizzo da sempre viaggi creativi, mi piace scovare sulla cartina luoghi ricchi di storia e avventura, studiare i percorsi, i tempi, riempire le pause di lavoro di contenuti, promuovere un itinerario e stupirmi ogni volta di quante persone decidano in brevissimo tempo, di salire a bordo e partire per il viaggio.
Mi piace l’alchimia che si crea tra persone completamente eterogenee, provenienti da ogni angolo dello stivale.
Per pochi ma intensi giorni, si dimentica da dove si è partiti. Si lasciano a casa i problemi, si vive un’esperienza creativa che va molto oltre il semplice corso in laboratorio, con l’assillo dell’orologio che ci ricorda che dobbiamo rincasare o il panico da telefonino che ogni due per tre ci disturba, per ricordarci che a casa abbiamo una famiglia affamata che non troverà mai la strada per il frigorifero, che per altro abbiamo lasciato pieno di ogni meraviglia prima di partire.
Si può partire sole, perché sole in realtà non si è mai.
I gruppi, sono sempre composti in maniera casuale, da donne che si uniscono, mosse in primis per la passione del cucito ma sicuramente di più per la voglia di evasione dagli obblighi e dai doveri che la vita quotidiana lasciamo che ci imponga. Perché diciamocelo pure tranquillamente, non è scritto da nessuna parte che sempre la donna debba rinunciare; ma per estrazione sociale o semplice senso del dovere, alla fine siamo sempre noi donne a metterci da parte o a fare un passo indietro (molto spesso anche prima che ci venga richiesto, ma questa è un’altra storia ancora).
Non esistono sovrastrutture nei nostri viaggi, non esistono pesanti bagagli culturali o retaggi famigliari da portare, ognuno si presenta agli altri in maniera assolutamente libera. Nessuno si aspetta nulla di particolare, non ci sono obblighi, non bisogna apparire in nessun modo ne mettere alcuna maschera. Si può essere semplicemente se stesse ed offrire agli altri l’immagine di se che più si desidera. L’unico requisito necessario per partecipare è la voglia di divertirsi, di voler stare insieme, di vivere il viaggio come un’avventura alla scoperta di luoghi nuovi da visitare e di persone da conoscere.
Alla domanda perché organizzi viaggi creativi? La risposta è perché mi piace fare la differenza, perché mi piace essere quella differenza che conta, perché al rientro da ogni viaggio non vedo l’ora di ripartire, perché in ogni viaggio ho portato a casa un tassello in più di vita che sono sicura mi renderà una persona migliore.
Ti ho incuriosita? Allora fai la valigia, prendi la macchina per cucire, regalati una vacanza dal resto del mondo e sali a bordo, sono sicura che ci sarà un meta adatta anche a te .
Eveline